Lomazzo, Giovanni Paolo (realizzazione decorazioni interne )
Annoni, Ambrogio (restauro interni)
Maciachini, Carlo (restauro facciata principale)
Procaccini, Ercole, il Giovane (realizzazione decorazioni interne)
Procaccini, Ercole, il Giovane (realizzazione decorazioni interne)
Campi, Antonio (realizzazione decorazioni interne)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche
1254 (costruzione intero bene)
La chiesa venne fondata nel 1254 da Lanfranco Settala, priore generale degli Eremitani di Sant'Agostino, su preesistenze romaniche corrispondenti al transetto meridionale e a parte della zona absidale. Seguì un'altra fase costruttiva, attribuita al Menclozzo con cui la chiesa venne prolungata e venne costruita la facciata.
1280 - 1299 (costruzione campanile)
Intorno alla fine del duecento la chiesa fu dotata di un campanile alla cui base si trova una cappella affrescata dedicata alla Madonna.
1450 - 1499 (ampliamento intero bene)
A partire dalla metà del XV secolo l'edificio venne modificato con l'aggiunta di nove cappelle gentilizie sul fianco destro.
XVII (rifacimento intero bene)
Nel corso del Seicento si diede inizio alla decorazione della navata sinistra con finti fondali architettonici con l'intento di equilibrare la spazialità creata dalle cappelle laterali sulla navata opposta. Si intervenne inoltre nel transetto sinistro ricavando dalle due cappelle duecentesche la più ampia cappella della Pietà, affrescata da Stefano Montalto ed Ercole Procaccini il giovane. Il cospicuo legato testamentario di una contessa Porzio consentì di dare nuova veste decorativa al presbiterio: furono commissionati i due grandi teleri conservati nella prima campata del presbiterio al Procaccini e al Cerano e le volte seicentesche che occlusero le strutture preesistente furono decorate da Bartolomeo Roverio detto il Genovesino.
1690 - 1714 (ristrutturazione interno)
L'opera di rinnovamento, rallentata dalla peste del 1630, fu ripresa verso la fine del secolo: l'interno fu profondamente rinnovato in forme barocche di cui si conservano importanti opere di scultura, pittura e apparati decorativi in genere. L'intervento, promosso da Domenico Valvassori e avviato dall'architetto Francesco Castelli, vide la copertura delle navate con volte a sesto ribassato decorate a stucco, l'ingrandimento dei finestroni, il rivestimento dei piloni che assunsero l'aspetto attuale di pilastri cruciformi e l'avvio dell'intervento strutturale per la realizzazione della cupola all'incrocio tra navata e transetto opera di Benedetto Quarantini, con il concorso di Giuseppe Maria Quadrio (1711-1714).
1816 (rifacimento interno)
Giocondo Albertolli rifece in forme neoclassiche l'altare maggiore.
1842 (restauro interno)
Sono documentati interventi di restauro nella cappella della Madonna del Buon Consiglio.
1871 (restauro facciata)
La facciata principale è frutto di un importante restauro stilistico operato da Carlo Maciachini nel 1871: viene riproposta una unitarietà stilistica, conservando gli elementi del XIV secolo (portale e le tre statue dei santi).
1885 (ristrutturazione campanile)
Rinforzo e rialzo del campanile in stile neogotico ad opera di Giuseppe Mongeri.
1919 (restauro interno)
Ambrogio Annoni rinnovò la cappella Trotti, già dedicata a san Guglielmo e intitolata allora al Sacro Cuore.
1976 - 1980 (restauro interno)
Restauro degli affreschi cinquecenteschi nella navata sinistra, sotto le quadrature del sei e settecento.
1995 - 2001 (restauro interno)
Nulla osta per il restauro delle cappelle Foppa, di san Marco, del Crocifisso, del Presepe, del Sacro Cuore e di san Carlo; tele Tommaso Marino (inizio XVI sec.) e santa Barbara (XVII sec.), delle cappelle di sant'Agostino, di san Giuseppe (con gli affreschi del 1579 di Carlo Urbino Battesimo di Cristo, Mosè, Annunciazione, Candelabro degli Ebrei, Trasfigurazione); degli affreschi di Antonio Campi e stucchi dorati della cappella del Crocifisso
2000 (completamento esterno)
Progetto per l'illuminazione esterna della chiesa a cura dello studio associato LED.
2000 - 2009 (manutenzione esterno)
Realizzazione di opere di adeguamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche su via Fatebenefratelli a salvaguardia delle cappelle meridionali e del transetto.
2005 (adeguamento interno)
Proposta per un nuovo organo.
2006 - 2007 (manutenzione interno)
Restauro ed adeguamento tecnologico della chiesa parrocchiale con la realizzazione di interventi sulle bussole di accesso, la penitenzieria e l'impianto di riscaldamento.
2010 - 2012 (restauro interno)
Restauro e risanamento conservativo della sacrestia e dei corpi limitrofi alla chiesa parrocchiale.
2014 - 2016 (restauro esterno)
Restauro dei prospetti esterni e delle coperture delle cappelle laterali e del transetto sud a cura dell'arch. Guido Maria Premoli.
2016 - 2017 (restauro interno)
Restauro del transetto meridionale, della cappella S. Nicola da Tolentino e restauro di otto dipinti su tela del XVII sec. di Giovanni Ens a cura del laboratorio di restauro Delfina Fagnani Sesti di Bergamo su progetto dell'arch. Guido Maria Premoli.
Descrizione
La chiesa, correttamente orientata, si presenta ad impianto basilicale a tre navate con cappelle laterali sul lato meridionale, transetto e profondo coro a conclusione poligonale.
L'andamento a salienti della facciata in laterizi a vista - esito di un intervento di restauro stilistico ottocentesco - sottolinea la partizione interna a tre navate anche con imponenti paraste di cui le due centrali con terminazione ad edicola in analogia con la terminazione della cuspide. Accanto al laterizio e agli elementi in cotto delle ghiere delle finestre, dei tre rosoni e degli archetti pensili sul cornicione, nel primo ordine è presente il materiale lapideo sia come rivestimento delle paraste, sia nel portale centrale ogivale fortemente strombato con fasci di colonnine finemente lavorate. Una fascia marmorea orizzontale determina inoltre una chiara ripartizione della facciata: inferiormente i tre portali, superiormente il paramento laterizio interrotto dai rosoni e da bifore in cotto a lato del rosone centrale, al di sotto del quale in una edicola tripartita sono conservate sculture trecentesche di santi. Il fianco meridionale è invece caratterizzato dagli andamenti irregolari delle cappelle laterali esternamente intonacate e si conclude con la testata del transetto destro in laterizio a vista.
Internamente la chiesa si presenta a tre navate divise da pilastri intonacati e decorate con stucchi bianchi e dorati. Nella navata destra si aprono cappelle laterali in quella di sinistra si conservano interessanti decorazioni parietali tra cui: Adorazione dei Magi, ambito di Carlo Urbino (seconda campata sinistra); Madonna con il Bambino e San Giovannino (terza campata); Battesimo di Cristo di Aurelio Luini (quinta campata sinistra); oltre a quadrature attribuite ad Andrea Porta (secondo altare di sinistra) e Francesco Porro (quadratura del terzo e sesto altare di sinistra). Nel transetto meridionale sono presenti elementi decorativi e scultori tra i più antichi della chiesa, oltre alla cappella del campanile con cicli pittorici duecenteschi. Nel profondo presbiterio sono conservate importanti opere: nella prima campata alle pareti due grandi teleri "La disputa fra Agostino e Ambrogio e la conversione di Sant'Agostino" di Cerano (a destra) e "L'Abiura e il Battesimo di Agostino" di Procaccini (a sinistra); le volte seicentesche e il relativo ciclo pittorico è opera di Bartolomeo Roverio detto il Genovesino come pure le grandi tele dell'abside. Ai lati del presbiterio si sviluppano ulteriori cappelle: a sinistra la cappella di san Carlo e poi quella del Crocifisso; a destra la cappella di S. Agostino e l'antica cappella di Sant'Orsola.
Pianta
Impianto a croce latina, a tre navate con cappelle laterali sul fianco meridionale.
Struttura
Muratura piena in laterizi e malta.
Cappelle laterali
Cappella del Crocifisso (o della Pietà) nel transetto settentrionale: costituisce uno degli interventi più importanti attuati nella chiesa di San Marco nel corso del XVII secolo. Situata nel luogo un tempo di passaggio tra la chiesa e il chiostro viene sottoposta ad un ciclo decorativo che riveste interamente l'ambiente, forse in occasione della celebrazione del Giubileo del 1650. Ideatore dell'impresa è Ercole Procaccini il Giovane. Equipe di artisti: Nell'arcone di accesso affreschi di Procaccini il Giovane.
Elementi decorativi
Figure di santi, sculture del XIV secolo collocate in facciata, attribuite al Maestro della Lunetta di Viboldone; mosaico della lunetta del portale centrale raffigurante la Madonna tra i santi di Angelo Inganni (1840).
Campanile
Struttura ad impianto quadrangolare costruita nel duecento e conclusa con una cella campanaria, opera di restauro. La cuspide è opera del Mongeri (1875) e richiama il modello di Sant'Eustorgio. I prospetti si presentano in laterizi a vista scanditi da paraste angolari e in mezzeria di ciascun fronte e da fasce marcapiano realizzate con archetti pensili e con sottostanti fasce ad intonaco. I fronti sono pieni con strette feritorie ad eccezione della cella campanaria aperta con bifore sorrette centralmente da esili colonne lapidee.
Elementi decorativi
Nel transetto meridionale, attualmente in restauro, si conserva l'Arca di Lanfranco Settala (1365-1370) opera di Giovanni Balduccio.
Cappelle laterali
Prima cappella laterale destra: cappella voluta da Piero Foppa, con affreschi di Giovanni Paolo Lomazzo sia della calotta (Gloria angelica) che delle pareti (Caduta di Simon Mago e San Paolo resuscita un morto). Pala d'altare del 1571 raffigurante S. Pietro che riceve le chiavi dalla Vergine
Cappelle laterali
Seconda cappella laterale destra: cappella della Madonna della cintura con impianto settecentesco opera di Giuseppe Maria Quadrio e figlio, ricchi apparati decorativi in stucco
Cappelle laterali
Terza cappella laterale destra: San Marco, opera di Stefano Maria Legnani.
Cappelle laterali
Quarta cappella laterale destra: cappella di S. Giuseppe, di architettura cinquecentesca; alle pareti tele di Antonio Busca (a sinistra) e Agostino Sant'Agostino (a destra); nella cupola affresco raffigurante la Discesa dello Spirito Santo di Carlo Urbino.
Cappelle laterali
Quinta cappella laterale destra: cappella originariamente di proprietà della famiglia Cusani. Decorazioni della volta opera di Ottavio Semino; alle pareti originariamente erano conservate le tele di Antonio Campi (ora nel museo parrocchiale). Di quest'ultimo restano i quattro pennacchi e gli ovali della cupola raffiguranti quattro profeti e le otto virtù (1577).
Cappelle laterali
Ottava cappella laterale destra: vi si conserva il presepio in cartapesta (pitture ad olio su cartapesta incollata su supporti lignei) risalente alla metà del XVIII secolo, opera di Francesco Londonio
Opere d'arte
Apparizione dell'angelo a Santa Monica, opera di Pietro Maggi conservata nella nona campata di sinistra.
Elementi decorativi
Affreschi trecenteschi (Crocifissione, Assunzione) e affresco del Fiammenghini raffigurante Alessandro IV che istituisce l'ordine degli Agostiniani, conservati nella parete occidentale del transetto meridionale, attualmente in fase di restauro.
Elementi decorativi
Affreschi sulla parete della navata laterale sinistra: Adorazione dei Magi, ambito di Carlo Urbino (seconda campata sinistra); monocromo raffigurante Madonna con il Bambino e San Giovannino di scuola luinesca (terza campata); Battesimo di Cristo di Aurelio Luini (quinta campata sinistra); oltre a quadrature attribuite ad Andrea Porta (secondo altare di sinistra) e Francesco Porro (quadratura del terzo e sesto altare di sinistra).
Opere d'arte
Tele di Stefano Maria Legnani detto il Legnanino: al termine della navata destra "Il Presepe con S. Gerolamo"; al termine della navata sinistra "Cristo appare a S. Gerolamo che traduce le Sacre Scritture".
Opere d'arte
Coro ligneo composto da 65 stalli intagliati eseguito per conto di Tomaso Marino (XVI secolo).
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1980 (?))
La chiesa risulta rispondente ai dettami del Concilio Vaticano II, tramite un intervento realizzato negli anni ottanta del novecento.