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Milano
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Marcellina e S. Giuseppe Certosa
Parrocchia di Santa Marcellina e San Giuseppe alla Certosa
Pianta; Struttura; Opere d'arte; Opere d'arte; Opere d'arte; Opere d'arte; Opere d'arte; Elementi decorativi; Elementi decorativi
fonte battesimale - intervento strutturale (1981); fonte battesimale - aggiunta arredo (2012)
1958 - 1958(costruzione intero bene); 1981 - 1984(completamento intero bene); 1990 - 1994(rifacimento esterno); 2008 - 2009(rifacimento interno)
Chiesa di Santa Marcellina e San Giuseppe alla Certosa
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Marcellina e San Giuseppe alla Certosa <Milano>
Altre denominazioni S. Marcellina e S. Giuseppe Certosa
Autore (ruolo)
Tedeschi, Mario (progettazione)
Ramous, Carlo (progettazione facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1958  (costruzione intero bene)

La chiesa fu costruita, benedetta e aperta al pubblico nel 1958. Il progetto dell'edificio è dell'architetto Mario Tedeschi, in collaborazione con lo scultore Carlo Ramous che disegnò l'intera facciata.

1981 - 1984 (completamento intero bene)

Nel tempo sono stati intrapresi lavori di adeguamento del fonte battesimale e del sagrato esterno, ad opera dell'arch. Mario Tedeschi. Nel 1983 vengono eseguiti lavori nel presbiterio per correggere i danni dovuti al cedimento strutturale avvenuto subito dopo l'edificazione della chiesa: viene realizzata una piattaforma e un nuovo ambone.

1990 - 1994 (rifacimento esterno)

Lavori di recinzione, sistemazione e pavimentazione del piazzale della chiesa.

2008 - 2009 (rifacimento interno)

Sostituzione vetrate del transetto nella chiesa parrocchiale (progetto Arte Poli).
Descrizione

La chiesa orientata ad ovest è isolata dall'ampio piazzale che la precede e la arretra rispetto al filo stradale tramite un fossato che la cinge completamente. L'accesso è garantito da tre ponti, uno frontale e due laterali. La pianta è a croce latina con la navata unica e l'abside leggermente svasate verso il transetto. Sei capriate cementizie a losanga reggono la copertura a spioventi. Il paramento esterno ed interno delle pareti è in laterizio a vista ad eccezione della facciata principale che esternamente è preceduta da una grande scultura di Carlo Ramous, modellata direttamente sul cemento e ancorata alla facciata tramite la copertura a due spioventi e alcune travi di collegamento. L'opera d'arte anteposta e collegata alla chiesa crea una sorta di portico di accesso che avviene da due bussole. La chiesa è illuminata dalla vetrata di Lindo Grassi posta sul fondo del presbiterio e dalle finestre nelle testate del transetto. Nel transetto trovano posto sulla destra il fonte battesimale e sulla sinistra la statua e l'altare dedicato a S. Marcellina.
Pianta
La pianta è a croce latina con la navata unica e l'abside leggermente svasate verso il transetto.
Struttura
Muratura in laterizia vista con fughe non rifinite e travi e pilastri in cemento armato.
Opere d'arte
Altorilievo in cemento raffigurante il Crocifisso attorniato dai Santi, tra cui Santa Marcellina e S. Ambrogio, opera dello scultore Carlo Ramous.
Opere d'arte
Fonte battesimale opera dell'arch. Mario Tedeschi.
Opere d'arte
Statua di Santa Marcellina, nel transetto laterale sinistro, opera della Scuola di S. Cristina.
Opere d'arte
Tabernacolo in bronzo della Scuola Beato Angelico.
Opere d'arte
Via Crucis e mosaico del Battistero, entrambe opere ispirate al lavoro di Marko Ivan Rupnik, realizzate da Franco Bonazza.
Elementi decorativi
Vetrata artistica sul fondo del presbiterio opera di Lindo Grassi.
Elementi decorativi
Vetrate artistiche della Poli arte poste a chiusura dei due transetti.
Adeguamento liturgico

fonte battesimale - intervento strutturale (1981)
Interventi di adeguamento liturgico post-conciliare: dapprima fu realizzato un nuovo fonte battesimale ad opera dell'arch. Mario Tedeschi; poi nel 1983 anche per eliminare i danni provocati dal cedimento strutturale verificatosi subito dopo la costruzione fu adeguato il presbiterio e fu realizzato un nuovo ambone.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2012)
Realizzazione del mosaico del battistero realizzato da Franco Bonazza, maestro della rinomata scuola mosaicisti di Spilimbergo ispirandosi alle opere di padre Marco Ivan Rupnik.
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