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L'Aquila
L'Aquila
chiesa
uso teatro
Sant'Agostino
Diocesi di L'Aquila
Facciata; Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile
nessuno
1282 - 1282(realizzazione impianto originario); 1461 - XVII(riparazione intero bene); 1710 - 1810(ricostruzione intero bene); 2009 - 2023(danni da sisma e ricostruzione intero bene)
Chiesa di Sant'Agostino
Tipologia e qualificazione chiesa uso teatro
Denominazione Chiesa di Sant'Agostino <L'Aquila>
Autore (ruolo)
Contini, Giovanni Battista (realizzazione intero bene)
Ambito culturale (ruolo)
architettura gesuitica (realizzazione intero bene)
Notizie Storiche

1282  (realizzazione impianto originario)

La primitiva costruzione, come molte altre chiese dell’Aquila, fu realizzata intorno al 1280 quando, con Carlo II d'Angiò, i monaci Agostiniani si trasferirono dentro le mura della nuova città, dal monastero di Sant'Onofrio presso contrada San Giacomo, in un lotto del locale "Bagno", dentro il Quarto di Santa Giusta. Della costruzione medioevale rimangono solo brani di muraglia tessuta ad apparecchio aquilano a supporto della scalinata laterale ed il soprastante portale romanico a doppia strombatura, cui la scalinata conduce

1461 - XVII (riparazione intero bene)

La chiesa fu ripristinata dopo il terremoto del 1461, come testimonia una porzione del portico rinascimentale presente nel chiostro dell’ex monastero degli Agostiniani, sede del palazzo del Governo fino al sisma del 2009. Nel 1462 vi fu inaugurata la cappella di Santa Barbara per le devozioni dei tedeschi residenti a L'Aquila. Sul finire del '600 la chiesa fu ammodernata secondo il nuovo gusto del tempio e il convento fu ampliato

1710 - 1810 (ricostruzione intero bene)

A seguito del sisma del 1707, la chiesa fu gravemente danneggiata e venne ricostruita a partire dal 1710, su tutt'altra planimetria, orientamento, conformazione organica - spaziale e monumentalità dimensionale. Nel 1725 verosimilmente fu terminato l'impianto strutturale; per le rifiniture, gli abbellimenti e gli arredi, si dovrà aspettare fine '700 - primi '800

2009 - 2023 (danni da sisma e ricostruzione intero bene)

Il terremoto dell'Aquila del 2009 ha causato gravi danni alla chiesa, con lo sfondamento della cupola, mentre la facciata è rimasta salva; il palazzo del Governo invece è stato quasi distrutto, soprattutto nella parte prospettante su Piazza della Repubblica, divenendo uno dei simboli della devastazione tellurica. I lavori di ricostruzione della chiesa sono iniziati nel 2016, nel 2018 è stata completata la cupola come era, mentre per la riapertura bisogna ancora attendere. Il palazzo è stato oggetto di consolidamento, i lavori di rifacimento sono partiti nel 2017, tuttavia non tornerà ad ospitare la Provincia, trasferita in una nuova sede di nuova costruzione poco distante, su via XX Settembre.
Descrizione

La chiesa di Sant'Agostino sorge nel centro storico della città vicino alla chiesa di San Marco e al Palazzo del Governo, con i quali divide la stessa Piazza. Facciata a fronti sovrapposte arretrate. Vano centrale ad ellisse, coperto da alta cupola e lanterna, compenetrato lateralmente da tre cappelle radiali per parte, conchiuso da lunga abside
Facciata
il prospetto principale si articola su uno inferiore collegato al vano d'ingresso e su un volume superiore corrispondente al tiburio. Nel volume inferiore si apre un portale rettangolare strombato, sormontato da timpano rettangolare contenuto in uno circolare. Gli spazi laterali sono definiti da due grandi lesene per lato nelle quali sono inserite due imponenti nicchie con timpano triangolare. Il volume superiore ha nel mezzo uno stemma circolare in bassorilievo dedicato al vescovo di Ippona e presenta terminazioni oblique racchiudenti una balaustra centrale
Pianta
navata unica a pianta ellittica con ingresso sull'asse maggiore e ampio presbiterio absidato sul lato opposto; agli estremi dell'asse minore due cappelle rettangolari e, ai lati di ognuna, altre due cappelle quadrate più piccole
Struttura
struttura in muratura portante
Coperture
alta cupola, celata da tiburio poligonale con soprastante alta lanterna, posta su vano centrale ad ellisse; manto di copertura del tiburio in coppi e contro coppi
Pavimenti e pavimentazioni
pavimenti in marmo
Elementi decorativi
il vano centrale ad ellisse, compenetrato lateralmente da tre cappelle radiali per parte lungo l'asse maggiore conchiuso da lunga abside, è scandito in basso da una sequenza di arcate cappellari ed intercolumni entro telaio di paraste corinzie a grande trabeazione continua intorno, in alto la volta cupolare ad ombrello di lesene, nascenti sul giro del claristoro, a prosecuzione delle paraste sottostanti
Campanile
non presente
Adeguamento liturgico

nessuno
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