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Novate Brianza
Merate
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Stefano
Parrocchia di Santo Stefano
Altare maggiore; Campanile; Cappelle laterali; Cicli affrescati; interno; Organo; Portone; Impianto strutturale
altare - intervento strutturale (1970)
XIII - XVIII(costruzione intero bene); 1854 - 1854(passaggio di proprietà intero bene); 1971 - 1974(passaggio di proprietà intero bene)
Chiesa di Santo Stefano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santo Stefano <Novate Brianza, Merate>
Altre denominazioni S. Stefano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - XVIII (costruzione intero bene)

La data di costruzione della chiesa non risulta nota, ma si riscontra la sua esistenza già nel XIII sec., tramite l’elenco delle dipendenze della pieve di Brivio. Nel 398 viene citata all'interno dell’elenco delle chiese del plebato di Brivio come semplice cappella. Successivamente, fino al XVIII sec., viene ricordata come parrocchia di Novate nelle numerose visite pastorali e nel 1754 si calcola che il numero di parrocchiani fosse di 299.

1854  (passaggio di proprietà intero bene)

Il 7 marzo 1854, con determinazione dell’arcivescovo Bartolomeo Carlo Romilli, la parrocchia di Novate fu assegnata alla pieve di Merate. Nel 1897, in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, viene documentata la presenza, all'interno della parrocchia di Santo Stefano, della confraternita del Santissimo Sacramento.

1971 - 1974 (passaggio di proprietà intero bene)

La chiesa è appartenuta alla pieve di Merate fino alla revisione della struttura territoriale avvenuta tra il 1971 e il 1972, che attribuì la chiesa al decanato di Missiglia. Successivamente, con decreto del 2 maggio 1974, dell’arcivescovo Giovanni Colombo la chiesa viene nuovamente assegnata al decanato di Merate.
Descrizione

La chiesa, disposta su asse ovest-est, presenta una facciata classica, composta da due ordini, raccordati tra loro tramite strutture triangolari modanate, così come il timpano superiore. Le superfici sono alternate da campi vuoti e paraste che si innestano con i cornicioni dei due ordini. La muratura è intonacata e tinteggiata, con inserti lapidei per la zoccolatura inferiore e la cornice del portone d'ingresso principale, realizzati in granito e cemento decorativo. Il piccolo sagrato antistante ha subito un recente consolidamento strutturale per cedimenti sul versante ovest. Internamente la chiesa è composta da un'unica aula con tre cappelle laterali e un'abside semicircolare a est. Ai due lati del presbiterio sono collocati due ambienti destinati a sacrestia.
Altare maggiore
Il presbiterio è stato recentemente modificato. Infatti nel 1970 l'altare originale e le balaustre sono state ricomposte dalla scuola Beato Angelico di Milano. La mensa è di granito lucido, presenta le croci della consacrazione e, al di sotto, l'urna che contiene le reliquie di Santo Stefano. Sulla parete di fondo dell'abside è stato ricollocato il tempietto barocco con un nuovo tabernacolo. Si accede a questa struttura salendo una breve scalinata semicircolare. Nel presbiterio sono presenti due bassorilievi in legno della Valcamonica raffiguranti il sacrificio di Isacco, a sinistra, e Santo Stefano con un angelo, a destra.
Campanile
Il campanile è innestato sul lato meridionale della chiesa. Presenta una pianta quadrangolare e cella campanaria a quattro fornici sormontata da una cuspide baroccheggiante. Le superfici della torre e della cuspide sono interamente intonacate e tinteggiate.
Cappelle laterali
La prima cappella che incontriamo, entrando a sinistra, è quella del battistero. La pianta è quadrangolare, sormontata da copertura piana. Le superfici sono tinteggiate. La pavimentazione è di marmo rosso, posta ad una quota inferiore rispetto alla navata. Il fonte battesimale è di marmo rosso lucido con coperchio in bronzo. Sulla parete di fondo è collocata una tela, realizzata da A. Bonfanti nel 1948, raffigurante il battesimo di Gesù. Sulla parete destra troviamo il sacrario con anta in legno, mentre sulla parete sinistra, prima del battistero, si accede alla cappella dell'ossario, recentemente modificata. Qui le superfici sono in marmo rosa del Portogallo e la pavimentazione di marmo lucido. Entrambe le cappelle presentano un cancello di ferro battuto. All'ambiente successivo, dedicato alla Vergine del Monte Carmelo, si accede tramite una balaustra in marmo nero con intarsi e colonnine di marmo rosso. Questa cappella ha caratteristiche decorative simili alla precedente anche se sormontata da una volta a botte con cornice in murature a raccordo delle pareti tinteggiate. L'altare della B. V., in stile barocco, è realizzato in marmi policromi. Al di sopra si trova la nicchia che contiene la statua lignea della Madonna col bambino, dipinta in colore oro e con mantello blu, restaurata nel 1970. La sottostante mensa è rifinita da una lastra di marmo rosso e l'antina del tabernacolo, cesellata in oro, raffigura due cervi che si dissetano alla fonte. L'ultima cappella, sul lato settentrionale della navata, è dedicata a San Giuseppe, raffigurato con Gesù bambino, all'interno della tela di fondo risalente al 1500 e incorniciata da una struttura rinascimentale in legno laccato con applicazioni dorate. La balaustra dell'altare è di marmo nero e marmo venato con sottostante paliotto di tessuto ricamato a motivi floreali e Santo Stefano al centro. Sulla parete destra della cappella è posizionato uno stendardo in tessuto rosso ricamato con filo dorato, raffigurante San Giuseppe e Santo Stefano. Alla cappella si accede attraversando una balaustra in marmo nero con intarsi e colonnine di marmo rosso. La pianta è quadrangolare, con pavimentazione di marmo rosso e volta a botte. La volta e le pareti sono intonacate e tinteggiate.
Cicli affrescati
Al centro della navata è presente un affresco raffigurante S. Stefano con un angelo. Mentre ai lati si trovano quattro affreschi, realizzati dal pittore Gajoni nel 1915 raffiguranti una samaritana, la deposizione dalla croce, la preghiera nell'orto degli ulivi e la cena di Emmaus. Nell'abside, sull'intradosso della copertura, è presente un affresco rappresentante l'assunzione della Madonna al cielo.
interno
La chiesa presenta un'unica aula di forma quadrangolare su cui si aprono tre cappelle laterali e il presbiterio con abside semicircolare. Le pareti sono intonacate e tinteggiate e presentano delle paraste in muratura finite nello stesso modo. Lungo le pareti è presente una zoccolatura in marmo rosa del Portogallo, mentre in corrispondenza delle paraste è presente un basamento in marmo rosso e marmi venati. Le stazioni della via Crucis sono in legno. La navata è coperta da una volta a botte, come la zona del presbiterio al di sopra della mensa. Quest'ultima copertura presenta due abbaini laterali per l'apertura delle finestre. La copertura dell'abside, invece, è a semi catino. La pavimentazione interna è in ceramica, risalente agli anni '70.
Organo
Il soppalco dove è posizionato l'organo si trova al di sopra dell'ingresso. La balaustra e la cassa armonica sono in legno tinteggiato.
Portone
Il portone originale è in legno, ad oggi rivestito con pannelli di rame. Esso è incorniciato da una cornice modanata in granito.
Impianto strutturale
L'edificio è in muratura continua con volte interne in muratura e copertura lignea a doppio spiovente e manto di coppi in cotto a canale.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970)
In occasione di alcuni restauri curati dalla Scuola Beato Angelico fu reimpostata tutta la zona presbiteriale compresa la mensa in granito lucido che presenta le croci della consacrazione e l'urna con le reliquie di S. Stefano.
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